Gioco: Pit
A casa mia i giochi di carte sono i più apprezzati: ci fanno stare insieme, ci fanno ridere (a volte anche litigare … 🙁 ) e ci insegnano un sacco di cose: numeri, regole, logica, insiemistica …
Ci hanno regalato Pit, della Hasbro. Gioco assolutamente sconosciuto. (ma ammetto che l’azienda è sempre una garanzia…)
La confezione, molto minimal, contiene:
- le carte da gioco
- delle carte speciali
- la scatola contenitore con un campanello
- le istruzioni
Secondo le istruzioni, è possibile giocare a due livelli di difficoltà. Noi, ovviamente, abbiamo scelto quella più semplice, in modo che anche Fiammetta (a 4 anni), potesse partecipare. Per farlo abbiamo eliminato le carte speciali …
Il numero minimo di partecipanti al gioco è tre. In base al numero dei giocatori, si scelgono i “semi” delle carte: tre giocatori, tre soggetti (esempio: lana, caffè, petrolio) … Le carte vengono così mischiate e distribuite tra i partecipanti: 9 per ognuno.
Ogni giocatore sceglie una carta da scartare e al segnale stabilito, tutti i partecipanti devono fornirla (lasciandola girata) al giocatore successivo. Quando si riceve la carta: se è utile si tiene, altrimenti, al turno successivo, si gira ad un altro concorrente. Generalmente si scarta il seme di cui si ha un numero minore di carte.
Scopo del gioco è di raccogliere, nel più breve tempo possibile, tutte le carte dello stesso soggetto (9). Vince chi schiaccia per primo il campanello della scatola. E qui sì che si ride e si litiga, perchè spesso molti giocatori ultimano la loro serie di carte nello stesso momento, ma vince solo chi fa suonare per primo il campanello; quindi bisogna essere veloci!!!
Ai bambini il gioco piace veramente molto . La scorsa estate lo hanno portato al mare e in un giorno di pioggia, ha rapito anche gli animatori del villaggio: il torneo a Pit ha spopolato.
Oltre a far divertire, il gioco favorisce attenzione, concentrazione, logica, strategia … Insomma si presta bene per potenziare molte competenze trasversali.